ENI – TRIVELLAZIONI IN SICILIA – ALLARME TERREMOTI?

di Daniela Giuffrida

Si torna a discutere di trivellazioni in Sicilia. Rischio terremoti: preoccupazioni legittime?

E’ dello scorso 16 maggio un comunicato stampa lanciato dal Comune di Caltagirone (CT) in risposta all’allarme che si sta diffondendo fra la popolazione, riguardo ad un mega progetto per nuove trivellazioni che Enimed (la società di ENI che si occupa di esplorazione di giacimenti di idrocarburi) ha depositato presso il Ministero dell’Ambiente nei giorni scorsi. Le trivellazioni interesserebbero una vasta area che tocca 4 province siciliane (Catania, Caltanissetta, Enna e Ragusa).

I timori del sindaco di Caltagirone (Gino Ioppolo) che si dice pronto ad una vera mobilitazione contro le decisioni del presidente Crocetta, si fondano sul rischio di possibili terremoti che potrebbero verificarsi nelle zone interessate.

“La Regione dica con chiarezza se intende ulteriormente tollerare lo scempio della Sicilia. Noi assicuriamo ogni utile iniziativa per evitarlo”, afferma il sindaco Ioppolo nel suo comunicato ufficiale.

Pronta la risposta del deputato parlamentare Gianluca Rizzo (M5S), il quale “pur riscontrando profili di attenzione images (2)importanti”, ritiene che la notizia delle future trivellazioni diramata dall’amministrazione comunale di Caltagirone denoti imprecisioni e superficialità,  in quanto “non esistono elementi oggettivi scientifici in grado di confermare che l’utilizzo di 10 kg di esplosivo a 30 m di profondità siano in grado di causare terremoti.”
Per Rizzo è l’analisi dell’eventuale impatto ambientale, l’argomento sul quale permangono perplessità.
“Con le Autorizzazioni Integrate Ambientali – si legge nel comunicato – abbiamo scoperto, tramite l’attento lavoro di monitoraggio dell’eurodeputato Ignazio Corrao, che per ricercare idrocarburi, l’Eni utilizzerà queste cariche esplosive per centinaia di chilometri quadrati. Siamo molto preoccupati perché non vorremmo che il presidente Crocetta, da ex dipendente ENI e da persona che si è schierata contro il referendum sulle trivellazioni lo scorso anno, prediliga le fonti fossili a quelle rinnovabili.

Il MoVimento 5 Stelle – conclude il comunicato – non permetterà che la Sicilia venga trattata ancora come una terra da depredare e distruggere in nome degli affari, ignorando la sua naturale vocazione agricola, culturale e turistica e, peggio ancora, calpestando la salute e la vita dei suoi cittadini.”

FOTO DAL WEB

daniela giuffrida

Autrice - International Member – GNS PRESS ASSOCIATION Scrittrice e Blogger freelance. Collabora con alcune testate on-line nazionali e siciliane. Attivista No Muos. Di cuore siciliano, instancabile attivista e documentarista delle lotte sociali, degli accadimenti della propria terra e non solo.

Lascia un commento