CATANIA – FORMALITA’ GIURIDICA FA SLITTARE AUTOPSIE E FUNERALI
Di Daniela Giuffrida
Non verrà eseguita ancora alcuna autopsia sulle vittime dell’esplosione avvenuta lo scorso 20 marzo in via Garibaldi a Catania e, come conseguenza, slittano a data da destinarsi anche i funerali dei VV.F. Dario Ambiamonte (40 anni) e Giorgio Grammatico (38 anni) e quelli di Giuseppe Longo (75 anni), l’anziano proprietario dei locali in cui è avvenuta l’esplosione.
Perché la Procura possa disporre l’autopsia (atto ovviamente “irripetibile”), occorre che “l’indagato” Marcello Tavormina – il capo della squadra dei Vigili del fuoco accorsa in via Garibaldi quella sera – sia in grado di nominare un perito di parte e possa farsi rappresentare da un legale. Ma non è stato possibile notificare l’atto giudiziario al vigile del fuoco perché, come il suo collega Giuseppe Cannavò (36 anni), versa ancora in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi del capoluogo etneo e non può occuparsi di incombenze burocratiche: egli sta combattendo ben altra battaglia personale.
Stamane il caposquadra Tavormina indagato, come “atto dovuto“, per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico alla testa, intervento che, per fortuna e per la perizia dei medici, sembra sia andato bene.
Intanto, in città, si moltiplicano le iniziative di solidarietà per sostenere moralmente ed economicamente i familiari delle vittime e dei loro colleghi feriti, testimonianze di stima e di affetto stanno gungendo loro da ogni parte.
A noi non resta che sperare che i VV.F Tavormina, Cannavò e Daidone possano riprendersi al più presto e che possano così tornare sereni ai loro cari, alla loro vita e al loro preziosissimo lavoro.
Ringraziamo Antonio Retto, funzionario del Reparto Volo VVF di Catania e segreterio nazionale Confsal VVF per averci fornito il bollettino medico sulle condizioni di salute dei due vigili del fuoco, reso noto dal dr Sergio Pintaudi, direttore dell’ Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del Dipartimento di Emergenze dell’Ospedale Garibaldi di Catania.
*foto dal web