RAI – Insorgono i Siciliani
Di Daniela Giuffrida
“Illustre Presidente, nella trasmissione indicata in oggetto il giornalista inviato quale ospite ha indirizzato inqualificabili affermazioni ai siciliani equiparando i crimini avvenuti a Colonia la notte di Capodanno con “le porcate che i maschi fanno in Sicilia”.
Inizia così la lettera che Gaetano Armao, coordinatore nazionale di Sicilia Nazione, ha inviato a Roberto Fico,presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e a Monica Maggioni presidente della RAI, per protestare contro le dichiarazioni sui siciliani che il giornalista Carlo Panella, ha pronunciato riferendosi ai fatti che la notte di Capodanno sono avvenuti a Colonia.
Il silenzio della “televisione di stato” in merito alla faccenda, ha suscitato grande disappunto (giusto per usare un eufemismo), nei movimenti nazionalisti e indipendentisti siciliani. Così, riunitisi, “Sicilia Nazione”, “Movimento per l’Indipendenza della Sicilia” (MIS) e Fronte Nazionale Siciliano (FNS) hanno organizzato una manifestazione pubblica per il prossimo sabato 23 gennaio, davanti alla sede RAI di Palermo.
“È inaccettabile – afferma Gaetano Armao, firmatario del documento inviato ai due enti – che simili false affermazioni, che offendono un popolo, possano essere proferite nel corso di trasmissioni destinate alle famiglie della televisione pubblica. In particolare con una espressione sconnessa anche sul piano lessicale, oltre che logico, il giornalista ha liberamente affermato: “dietro Colonia c’è la dinamica del branco, un gruppo di maschi ubriachi, testosterone, che fanno le porcate che facevano i maschi in Sicilia e che forse fanno ancora in Sicilia. Ci sono delle foto clamorose della Sicilia, la foto degli anni ’50 la bedda (bella) ragazza che passa e tutti i galletti…”.
Circostanza che ha reso ancor più grave l’accaduto è che il conduttore Tiberio Timperi non ha redarguito il delirante intervento (salvo poi a scusarsi privatamente), anche in considerazione dell’orario della trasmissione destinata a famiglie e bambini. Nè, sino a questo momento, è intervenuta alcuna presa di posizione della Rai nonostante l’ampia eco su media e social network della incresciosa vicenda, nei confronti della quale ci si riserva ogni azione/o razione nelle competenti sedi giudiziarie.
Sul punto chiediamo un formale e tempestivo intervento della Commissione su affermazioni così gravi, ma sopratutto l’introduzione di forme di verifica che scongiurino il ripetersi di così gravi casi di disinformazione e contumelia di sapore razzista. Invero non è la prima volta che chiediamo un’intervento di codesta Commissione già con una precedente nota del 10 novembre u.s., sino ad oggi rimasta senza riscontro, abbiamo segnalato le affermazioni del conduttore della rubrica “Sarò Franco”, il giornalista Franco Di Mare, che ha indirizzato, pur nel contesto di un intervento sulle straordinarie opportunità della Sicilia, un inusitato attacco all’autonomia speciale siciliana ed allo Statuto quali cause esclusive dei mali della Regione.
Le chiediamo, nell’ambito delle competenze di istituto, di adottare un intervento formale affinché, nel rispetto del pluralismo, sia offerta agli italiani un’informazione completa e rispettosa della Sicilia e dei siciliani. Tanto si doveva in attesa di un cortese riscontro.
Il Coordinatore nazionale Prof. Avv. Gaetano Armao”
*foto dal WEB
E’ un argomento molto delicato:
1) Perché in tv fare informazione è diventato un business e si ricorre a qualsiasi “mezzuccio” per ottenere la propria fetta di notorietà (qualche secondo a gente come questa basta e avanza);
2) Perché in parte credo anch’io in quel che ha detto, e sono siciliano catanese. Se a capodanno aprissero le questure alle denunce per palpate varie, Catania vincerebbe a mani basse per il numero di molestie sessuali subite in piazza, ai concerti, giù in centro, ovunque. Succede. Mi ricordo di una volta a Sant’Agata, calca incredibile, io con la ragazza che sarebbe stata qualche anno dopo mia moglie e una mano sul suo sedere. In mezzo a quella confusione “opigghilu!”.
Quindi il secondo punto è molto più delicato del primo, del dire la prima cosa che si pensa in televisione. Qui si parla di rispetto per la donna, e mentire spudoratamente, scrivere ai tg, creare gruppi facebook, “indignarsi” perché si è parlato male del maschio siciliano…per quel che mi riguarda equivale a chiudere gli occhi dinanzi ad un problema esistente. Fino a due generazioni fa l’uomo era convinto che la donna fosse sua proprietà, priva di un qualsiasi diritto. Stiamo parlando dei nostri nonni (e non di tutti, per fortuna, perché se no anch’io avrei pensato che mia moglie fosse un oggetto fornafigli e preparapranzi). Stiamo parlando di ieri, mentalità ancora vive.
Ho anche un terzo punto, sul cui riflettere, e va alla fonte di tutto: Colonia, una mandria di immigrati musulmani si muove indisturbata in piazza, palpando e molestando centinaia di donne tedesche. Come per Parigi io mi chiedo: ma la polizia? L’ordine pubblico tedesco così perfetto? Come è successo? O forse…si è lasciato che succedesse? Così a distanza di quasi un mese, mi capita di aprire un giornale a caso, non come questo sito dove si può dire ciò che si pensa, uno di quelli “nazionali”, e il titolo in prima pagina è qualcosa che suona più o meno così: il nuovo rischio sociale è l’immigrazione sessuale.
State attenti italiani: stanno arrivando orde di immigrati neri, giovani e arrapati, superiori nel fisico ma non nell’intelletto (perché si sa che l’uomo europeo è il più intelligente), con il corano in mano a muoverci guerra! Perché o vi convertirete o violenteranno le vostre donne, oppure vi staccheranno la testa.
Mi spiace ma io non ci credo. Non credo nell’uomo europeo in generale, che ha (da sempre) inventato scuse per ottenere quello che non ha. E che rende stupido il proprio popolo, privandolo di istruzione e regalando distrazioni. Quant’era delicato l’argomento…
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