CATANIA – NUOVA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO ORDINANZA “ANTIBIVACCO” DEL SINDACO POGLIESE

di Daniela Giuffrida

 

Nuovo appuntamento è stato fissato il prossimo sabato 14 alle ore 18.00 in piazza Duomo, dalle Associazioni, dai Centri sociali e dai gruppi di cittadini che, numerosi, hanno già aderito alla manifestazione tenutasi in via Crociferi lo scorso lunedì 9, contro l’ordinanza “antibivacco” emanata da Salvo Pogliese, neo eletto sindaco di Catania.

Povertà assoluta, disagio sociale ed economico gravano da tempo sulle fasce deboli del centro etneo, rendendo difficile perfino la sopravvivenza delle stesse. Persone costrette a vivere in strada, a servirsi di giacigli di fortuna vengono ritenute un problema di decoro urbano del quale liberarsi, semplicemente obbligandole a spostarsi dalle vie del centro e ad andare altrove, ma “dove” non si sa ancora.

“PORTIAMO IL BIVACCO DI PROTESTA DI FRONTE AL COMUNE!!” scrivono in un appello pubblico volto a sensibilizzare la cittadinanza tutta, gli aderenti al C.s.a. “Officina Rebelde”, una delle sigle organizzatrici insieme a Catania Bene Comune, Prc Catania, Asia-Usb-Catania, Laboratorio Libertario Landauer, Potere al Popolo-Catania, Arci-Catania, I Siciliani Giovani, Rete Antirazzista Catanese, Cobas Scuola-Catania, Lila-Catania, La Città Felice, La Ragna-Tela, Progetto Diritti Onlus-sede di Catania, Associazione La Finestra, Link – Studenti Indipendenti Catania, Arcigay Catania, Comitato Casa X Tutti, Uds-Sicilia, Circolo Etneo Teresa Mattei.

Rifiuto netto dell’ordinanza contro i senza tetto: “Il disagio sociale non è un problema di ordine pubblico e decoro – si legge sull’appello del C.s.a. – Con l’ordinanza 89 del 4 luglio 2018 il Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha vietato il bivacco nelle zone del centro cittadino, con particolare riferimento alle persone che “anche per l’intera notte, all’aperto, con sedute e ricoveri di fortuna, bivaccano sulla pubblica via, utilizzando oggetti di varia natura, come cartoni, coperte, scatoloni, materassi, al fine di costituire un giaciglio per lo stazionamento ovvero per il consumo di cibo e bevande alcoliche”.

Degrado del territorio e pregiudizio del decoro”, dunque, le “colpe” di cui si macchierebbero i senzatetto catanesi se rifiutassero di spostarsi dalle vie del centro e multe dai 50 ai 300 euro che verrebbero comminate loro se venissero trovati ancora a sostare nelle zone “out” per loro. Ovviamente non si sa ancora dove queste persone dovrebbero spostarsi considerato che “non si è attivata alcuna azione dei servizi sociali e l’ordinanza è esclusivamente dettata da ragioni legate esclusivamente al degrado del territorio e pregiudizio del decoro (n.d.r.)”.

Nell’ordinanza sono previste pure uguali sanzioni per chi consuma alcolici fuori dai pubblici esercizi regolarmente autorizzati e per chi anche solo detiene strumenti idonei all’imbrattamento di immobili e arredi urbani.”.

“Crediamo che sia profondamente sbagliato e inutile – scrivono i militanti del C.s.a. – affrontare il grave disagio sociale che vive una parte di cittadini esclusivamente come problema di ordine pubblico o di decoro urbano. O, addirittura, criminalizzare l’atteggiamento di chi consuma delle bevande senza essere seduto al tavolino di un locale, come se la stessa Movida notturna diventasse un avversario del decoro urbano. 

Catania non è solo la città del turismo o degli esercenti commerciali – ribadiscono – e non saranno le sanzioni amministrative a chi è nulla tenente o gli allontanamenti dal centro delle persone senza fissa dimora a rendere la città più sicura o a migliorare le condizioni di chi vive in assoluta povertà e solitudine.” 

Chiediamo la revoca dell’ordinanza 89 e l’avvio di azioni volte alla creazione di un dormitorio comunale, al rafforzamento dei servizi sociali, all’aumento dei bagni pubblici e a un controllo del territorio che tuteli i soggetti più vulnerabili e privi di risorse economiche. 

Per questo invitiamo tutte e tutti ad una assemblea-bivacco nella quale discutere della Catania aperta alle diversità che vogliamo, a differenza di quella chiusa che sembrano volerci imporre le nostre istituzioni…”.

*foto di C.s.a. Officina Rebelde

daniela giuffrida

Autrice - International Member – GNS PRESS ASSOCIATION Scrittrice e Blogger freelance. Collabora con alcune testate on-line nazionali e siciliane. Attivista No Muos. Di cuore siciliano, instancabile attivista e documentarista delle lotte sociali, degli accadimenti della propria terra e non solo.

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