SICILIA – VIGILI DEL FUOCO – FRA EMERGENZE E DIFFICOLTA’ PARTE LA CAMPAGNA “ANTI INCENDI BOSCHIVI 2018”

Di Daniela Giuffrida

 

E’ partita lo scorso 15 luglio, anche per i Vigili del Fuoco siciliani, la campagna Anti Incendi Boschivi (AIB 2018).

Fra difficoltà oggettive create da un’endemica carenza di personale e dalle scarse risorse economiche che, troppo spesso, non permettono l’adeguamento o l’acquisto dei mezzi speciali in loro dotazione, i Vigili del fuoco siciliani si trovano, comunque, a dover provvedere alle necessità di un territorio difficile, vasto quasi 26.000 kmq caratterizzato dalla presenza di importanti porti, raffinerie e centrali elettriche fra le più “sporche” e inquinanti in Europa (San Filippo del Mela- Milazzo, Augusta-Priolo e Gela), di un vulcano attivo, di arcipelaghi importanti a forte vocazione turistica, dovendo altresì provvedere anche  alle “esigenze” di sicurezza di 390 Comuni, abitati da oltre 5.000.000 di abitanti.

Anche in Sicilia come altrove, sul territorio nazionale, le difficoltà che questi “eroi” incontrano ogni giorno sono innumerevoli, ma in Sicilia, dove secondo il “Dossier Incendi 2017” di Legambiente, solo nei primi sette mesi dello scorso 2017 sono stati distrutti dal fuoco oltre 13.052 ettari di boschi e di macchia mediterranea (prima regione in Italia per numero di incendi), in una Sicilia siffatta, forse una legge speciale “costruita” ad hoc, sarebbe necessaria.

Per sapere di più della campagna “Anti Incendi Boschivi 2018” abbiamo raggiunto telefonicamente il segretario regionale della Confsal VVF, Vincenzo Catalano e a lui abbiamo chiesto notizie più precise su come si svilupperà la campagna AIB in Sicilia.

Da alcuni giorni ha avuto inizio la campagna AIB 2018, quali sono le novità?

“Si, è partita lo scorso 15 luglio la campagna boschiva 2018 che vede impegnati nel dispositivo di potenziamento tre presìdi autostradali – Messina, Catania e Palermo – oltre ai 16 presìdi dislocati su tutto il territorio regionale. Nei prossimi giorni si attiverà una ventesima squadra, richiesta da una convenzione – avente per oggetto la salvaguardia della riserva naturale “Oasi del Simeto – stipulata tra il Comando prov.le VV.F. di Catania e la CITTA’ METROPOLITANA di Catania.

In vista dell’inizio attività presso la Riserva Orientata del Simeto, proprio ieri, il Comando prov.le di Catania, ha disposto il potenziamento dell’organico con una squadra di cinque uomini che disporrà di un ABP e di un “modulo boschivo”, i mezzi saranno dislocati presso il Polo Didattico San Giuseppe la Rena, in prossimità della Riserva.”.

Roccalumera (ME), avrà finalmente quest’anno il suo distaccamento permanente?

“Il distaccamento di Roccalumera attende da quattro anni l’apertura della sua sede “permanente” ma, purtroppo, anche quest’anno dovrà accontentarsi di una sede “provvisoria” presso la Pro Loco, messa a disposizione dal Comune anche se è in itinere la costruzione della sede definitiva. Il distaccamento dei Vigili del Fuoco sarà costituito anch’esso come gli altri da una squadra di 5 uomini, inviati dal Comando provinciale di Messina, resterà operativo fino al 15 settembre e coprirà le esigenze del territorio di 12 comuni del messinese.”.

Lo scorso 20 giugno, 5 giorni dopo il rogo di Messina in cui avevano trovato la morte due fratellini, ad una richiesta precisa dell’On. Antonino Germanà (FI -PDL), il Sottosegretario di Stato alla Presidenza l’On. Fraccaro in nome e per conto del ministro dell’ Interno On. Salvini ha asserito (e noi abbiamo riportato QUI) che la presenza di uomini e mezzi in Sicilia non si discosta dalla “media nazionale”: è così?

“La Sicilia per certe sue caratteristiche logistiche si differenzia parecchio da diverse altre regioni d’Italia. Siamo su un’ isola, voglio ricordare, dove fra un distaccamento e l’altro spesso vi sono diverse decine di km di distanza e non vi sono regioni confinanti che possano correre in aiuto di un distaccamento siciliano in breve tempo, se non dopo aver attraversato un lembo di mare come  lo “Stretto di Messina”, spesso intasato dal traffico “vacanziero”, soprattutto in estate. Quindi non è possibile fare un confronto, in termini di uomini e mezzi con altre regioni italiane.”.

Comunque è della scorsa settimana una nota inviata dalla Direzione Regionale siciliana alla Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali e alla Direzione Centrale Emergenza, in cui si richiede l’assegnazione di 40 automezzi, che dovrebbero servire all’ attivazione delle sedici squadre straordinarie – oltre ad una squadra per l’isola di Ustica – e l’attivazione di altre tre squadre per la convenzione con la Società Autostrade e l’ attivazione di quella per la salvaguardia dell’ Oasi del Simeto.”.

Quindi avete stipulato altre Convenzioni?

“Si, altra Convenzione è stata stipulata con il Consorzio Autostrade e vedrà tre presìdi di soccorso in Sicilia, nelle provincie di Catania, Messina e Palermo. I suddetti presìdi si occuperanno non solo degli incendi che possono innescarsi ai bordi delle autostrade, ma anche nel caso di malaugurati incidenti automobilistici e quant’altro.”.

Saranno così operative 20 squadre aggiuntive come dispositivo di soccorso potenziato dalle Convenzione antincendio?

 “A seguito di lunghi e pressanti confronti che la Confsal ha messo in atto, il Direttore regionale ha fatto sapere che saranno assegnate 13 nuove campagnole 4×4 dotate di modulo antincendio da 300 litri oltre a 3 nuove APS.

Invece, la consegna dei 10 mezzi, dei 13 anticipati, che sarebbe dovuta avvenire lo scorso venerdì ha subito uno slittamento di una decina di giorni, perché in avanzata fase di collaudo.”.

Quello dei mezzi è un problema destinato solo a soluzioni d’emergenza? Non è possibile risolverlo una volta per tutte?

 “Il nostro sindacato ha già sensibilizzato il Ministro e il Sottosegretario agli interni, oltre che il Capo Dipartimento, il Capo del Corpo e il Prefetto. Secondo aggiornamenti ricevuti nel pomeriggio scorso dall’Ufficio Mezzi e Attrezzature e in funzione dei fortissimi stanziamenti operati attraverso un programma di investimenti decennali per il potenziamento dei mezzi – si parla di 400 unità da assegnare entro un anno – e sono in fase di attivazione nuove Commesse, quindi abbiamo un fortissimo investimento di mezzi per l’ammodernamento del parco macchine ormai vetusto, per il miglioramento dei dispositivi di protezione individuale oltre che di adeguamento e costruzione di sedi di servizio. Stiamo parlando di oltre 1, 4 miliardi di euro in dieci anni.”.

E non è possibile agire in tempi più brevi?

“Vede, è chiaro che non trattandosi di utilitarie, i mezzi devono essere prima approntati e poi collaudati e perché queste operazioni possano avvenire nel migliore dei modi, possono trascorrere dai 60 ai 120 giorni, ma anche, addirittura sei mesi per quelli più sofisticati. Quindi man mano che superano i collaudi, i mezzi vengono consegnati agli assegnatari e ci è stato garantito che entro la prossima settimana arriveranno in Sicilia questi 10 pickup e successivamente dovrebbero arrivare degli altri mezzi, altri APS altre autobotti, scarrabili, campagnole e quant’altro.”.

Avete diversi mezzi ricoverati nelle officine Fiat in attesa di essere riparati, non sarebbe il caso di richiedere fondi per il loro recupero?

“Si, abbiamo già provveduto a farne richiesta e sono stati già stanziati dei fondi straordinari per cui presto riusciremo a recuperarne qualcuno. Fermo restando che i mezzi in officina sono importanti, non sarebbero comunque sufficienti a garantire l’apertura dei venti presidi, quindi l’unica strada da intraprendere è quella di intervenire sulla Direzione Centrale per l’ Emergenza per far assegnare temporaneamente dei mezzi, anche provenienti da altre regioni come già avvenuto la scorsa estate, per fronteggiare la campagna boschiva.”.

Avete messo da parte il progettato trasferimento del Distaccamento Sud presso l’interporto di Catania?

“Assolutamente no: si tratta anche in questo caso di una priorità assoluta da affrontare appena le urgenze estive ce lo consentiranno, proprio come per il “rapporto” – aperto insieme ad un collega della Polizia di Stato (SIAP) – con l’Assessorato regionale alle infrastrutture, finalizzato al ripristino della legge regionale che ha consentito fino a qualche anno fa di far viaggiare gratuitamente – per servizio – le forze di Polizia e i Vigili del Fuoco. In tal modo si potrà assicurare, alla collettività stessa, un miglioramento dello standard di sicurezza su questi mezzi e, naturalmente, si contribuirà ad alleviare il “peso economico” dei trasferimenti, dai luoghi di residenza a quelli in cui prestano servizio, peso che in questo momento grava interamente sui colleghi che si muovono su territorio regionale.”.

daniela giuffrida

Autrice - International Member – GNS PRESS ASSOCIATION Scrittrice e Blogger freelance. Collabora con alcune testate on-line nazionali e siciliane. Attivista No Muos. Di cuore siciliano, instancabile attivista e documentarista delle lotte sociali, degli accadimenti della propria terra e non solo.

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