NISCEMI – CONSIGLIO COMUNALE “APERTO” AI NO MUOS (28/02/2019) – GRANDI ASSENTI STATO E REGIONE

Di Daniela Giuffrida

per Casablanca Le Siciliane

Si è tenuto lo scorso 28 febbraio presso l’aula consiliare del Municipio di Niscemi un Consiglio comunale sul Muos così come più volte richiesto dagli attivisti presenti sul territorio.

Sono state invitate tutte le cariche dello Stato, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro Trenta a tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato. Invitati anche tutti i gruppi parlamentari della Regione Siciliana e i 70 deputati dell’ARS, praticamente tutte le forze politiche stazionanti nei vari transatlantici ma NESSUNO di loro ha ritenuto di dar notizia di sé se non il presidente Musumeci e il presidente del gruppo LEU, Federico Fornaro, i quali hanno ringraziato e gentilmente declinato l’invito.

Come interpretare questa mancanza di volontà oltre che di stile da parte dei due governi (statale e regionale) lo lasciamo all’acume di chi ci legge. Certo è che dei 70 parlamentari dell’assemblea regionale siciliana invitati, solo tre rappresentanti dei 5Stelle (Stefania Campo, Francesco Cappello e Nuccio Di Paola) sono intervenuti a Niscemi per raccogliere le istanze e le rimostranze dei ” NO MUOS”

Che l’argomento MUOS sia ostico per la maggior parte dei politici che siedono nelle varie assemblee è un dato di fatto, che lo stesso sia argomento difficile da affrontare per chi, poi, deve fare i conti con i signori che detengono il potere in Italia, anche questo è un dato di fatto ma queste sono considerazioni di chi scrive e di chi non riesce a “rassegnarsi” alle scelte politiche di comodo che l’ Italia, sempre più alla mercé delle potenze straniere, preferisce compiere.

Il tema iniziale della discussione in aula avrebbe dovuto essere il “Muos”, ovvero l’installazione americana che la USNavy ha voluto all’interno della stazione satellitare NRTF di contrada Ulmo, ma parlare di inquinamento elettromagnetico provocato dal Muos non considerando quello prodotto dalle 46 antenne preesistenti all’interno della stazione, non avrebbe avuto senso e così si è disquisito per quasi tre ore, delle possibili soluzioni atte ad evitare i danni che, da questo sommarsi di radiazioni, ne sono derivati e ne deriveranno per gli abitanti del comprensorio.

Il Consiglio Comunale si è svolto in maniera regolare: sono state eviscerate dai movimenti No Muos presenti in aula, problematiche legate ad una trasparenza che, in passato, non ha certo fatto parlare di sè per la celerità usata dalle amministrazioni precedenti: ricordiamo che nel 2014, in pieno periodo natalizio, il movimento No Muos Sicilia dovette occupare l’aula consiliare del Municipio per ottenere la copia di alcuni documenti ritenuti “dispersi” nei meandri degli archivi di palazzo di città. Ma questa è storia trascorsa, oggi il sindaco Conti ha preso impegno formale di consentire l’accesso agli atti a chiunque ne faccia richiesta, così come previsto dalla legge.

 

GLI  ATTIVISTI

Sintetizzando: i rappresentanti dei tre movimenti hanno presentato al Sindaco Conti e agli amministratori, domande e richieste precise che riportiamo di seguito.

Concetta Gualato, portavoce del Comitato “Mamme No Muos Sicilia“, ha fatto rilevare come, i ritardi degli organi istituzionali a cui il Sindaco ha fatto richiesta per la istituzione di un tavolo tecnico sul  Muos, la dicano lunga sulla volontà, delle stesse, di affrontare il problema e il fatto che non si stiano preoccupando di dare risposta, la racconti ancora più lunga.  Concetta Gualato ha fatto notare quanto sia importante e urgente che vengano raccolti i dati epidemiologici relativi non solo alle malattie che gravano sulla popolazione adulta del paese, quanto quelle che minacciano i bambini e che tanta apprensione destano nei genitori. Quindi: registro tumori creato o aggiornato il più presto possibile ed un registro che possa documentare i dati relativi a malattie nei bambini  e  alle malformazioni neonatali che nel  gelese sembrano essere decisamente in grande numero.

Terzo punto attenzionato dalla sig.ra Gualato è che Niscemi esprima pubblicamente e senza tema di smentita, la propria volontà a dichiararsi “Comune No Muos”.

In rappresentanza del Movimento No Muos ha preso quindi  la parola il ragusano Pippo Gurrieri il quale ha ribadito l’esigenza della “trasparenza” sugli atti – in possesso del Comune – che riguardano i lavori che gli americani intenderebbero espletare all’interno della stazione satellitare di contrada Ulmo, lavori che non sono volti ad una messa in sicurezza delle strutture ma che tendono a consolidare e rendere più “comoda” la presenza americana all’interno della base.

Altro punto importante dell’intervento di Gurrieri ha avuto come oggetto la dismissione delle antenne non funzionanti e la restituzione al Comune di porzioni di “terra” non utilizzate dagli americani.

“A che serve che si smantellino antenne che non funzionano e non quelle in funzione? – ha fatto notare Gurrieri – Tutte quelle antenne non solo incidono sulla salute dei Niscemesi ma sono anche e soprattutto strumenti di morte!”.

Gurrieri ha parlato ancora delle misurazioni a suo avviso utili ma tardive, del registro tumori che a suo avviso debba prevedere, nel suo essere stilato, anche la presenza di medici e specialisti “NO MUOS”. Ha infine ribadito che il Movimento No Muos non deve assolutamente essere escluso da passaggi istituzionali, ma che debba essere presente ogni qual volta il Comune intenda riunire commissioni e quant’altro.

Per l’Associazione Movimento No Muos Sicilia ha preso subito dopo la parola Gaetano Impoco. Anch’egli ha posto l’accento sul “problema trasparenza” che già era venuto fuori nei precedenti interventi e sulla “concretezza” che è sempre mancata negli anni trascorsi. Impoco ha parlato del Protocollo di Intesa stipulato in data 01/06/2011 fra la Regione Siciliana e il Ministero della Difesa ed ha chiesto che cosa ne sia stato, se mai è stato presso in considerazione. Fra i punti salienti di quel documento vi era il monitoraggio delle emanazioni elettromagnetiche e il Ministero della Difesa si sarebbe dovuto impegnare a fornire all’ARPA la strumentazione necessaria a fare quei rilevamenti.

“Esistono delle misurazioni rilevate dall’ARPA – ha sottolineato Impoco – ma quelle in possesso degli attivisti si riferiscono a tempi remoti, sarebbe il caso che il Comune mettesse a disposizione della cittadinanza tutte le misurazioni periodiche comunicate da ARPA in questi anni e in quelli futuri, che venissero pubblicati in una sezione dedicata del Sito Web del Comune di Niscemi al fine di permettere a tutti i cittadini e loro possibili specialisti del settore, la conoscenza di quanto avviene nel paese in materia di emissioni elettromagnetiche.”

Richiesto anche dai No Muos Sicilia di poter conoscere lo stato dell’iter autorizzatorio per i lavori di manutenzione straordinaria richiesti dagli americani la scorsa estate e l’attuazione del registro tumori: “che fine ha fatto ha domandato il dott. Impoco ad oggi non ne sappiamo nulla!”

“L’Associazione, oggi  – ha concluso Impoco – manifesta tutta la sua intenzione a voler partecipare a tutti i prossimi  dibattiti in materia di Muos e chiede che quanto da noi oggi richiesto venga messo agli atti e votato a fine seduta.”

IL SINDACO

Dopo altri interventi di alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale, il presidente ha dato la parola al primo cittadino di Niscemi, l’avv. Massimiliano Conti, il quale ha risposto ai diversi punti evidenziati dagli attivisti.

Il sindaco ha dichiarato fin dall’inizio del suo intervento di aver scelto la via istituzionale. “L’ ho scelta io stesso – ha detto – e ne abbiamo fatto tema di campagna elettorale. Fin da subito noi abbiamo chiesto, ai Ministeri interessati, un tavolo tecnico a cui sedersi tutti gli attori di questa partita iniziata nel 2008.”.  Questo succedeva 19 mesi fa ma in 19 mesi nessuno degli interpellati ha sentito il dovere di dare una risposta ufficiale.”

Conti ha definito un “mostro giuridico” questo pasticcio del Muos, una sorta di balletto in cui tutti sono contro tutti, lo Stato contro la Regione la Regione contro il Comune di Niscemi e il Comune di Niscemi contro lo Stato e la Regione.

“Chiediamo allo Stato di far pace con Niscemi – ha detto Conti – deve farla come Ministero della Difesa, e come Ministero della  Salute che deve aiutarci a tutelare la salute dei cittadini insieme all’Assessorato regionale e il Ministero dell’Ambiente e Territorio che deve occuparsi di quanto avviene all’interno della base.”

Riguardo ai lavori straordinari che gli americani vorrebbero intraprendere all’interno della base, Conti ha dichiarato ancora una volta, che il Comune si è opposto e non intende cedere su questo punto: “In quell’ area naturalistica – ha ricordato – non si possono fare lavori, non si può parlare del “rifacimento” di strade che non ci sono e quindi permettere lavori nuovi di sana pianta laddove alla Comunità niscemese viene proibito di costruire perfino semplicissimi “birdwatching” per l’osservazione e lo studio della fauna avicola, cosa che permetterebbe una risposta turistico–naturalista non indifferente”.

 

COSA FARE?

“Visto che la linea giudiziaria – ammette il sindaco Conti – vede la sconfitta dei Niscemesi e di quanti non vogliono il Muos (nella mattinata si era celebrata in Corte di Appello a Catania, l’udienza relativa al processo che ha visto assolti il dirigente regionale e gli altri coimputati implicati nelle indagini condotte dalla Procura di Caltagirone, per cui tutto verrà discusso in ultima udienza il 16 maggio prossimo), non resta che procedere alla istituzione del tavolo tecnico che ho più volte richiesto.”

Bisogna istituire un tavolo tecnico, secondo il sindaco Conti, a cui partecipino le istituzioni e i rappresentanti dei movimenti No Muos. “Lo Stato deve prendere atto che intorno a Niscemi vi è un’area protetta a livello comunitario – ha affermato il sindaco di Niscemi – in cui è stato imposto un impianto militare che potrebbe provocare seri danni alla popolazione e lo Stato si deve preoccupare di garantire che questo non avvenga.” Così Conti ha annunciato anche l’attivazione da parte dell’azienda ospedaliera di Caltanissetta del registro tumori che coinvolgerà anche la popolazione di Niscemi.

Tutti i Niscemesi, inoltre, verranno sottoposti ad uno screening relativo a diverse patologie (cervice uterina, Pap test, sangue occulto nelle feci ) e presto verrà garantito l’esame mammografico a tutte le donne della cittadina nissena; inoltre, verrà anche inviata una nota a tutti i pediatri del comprensorio perché  verifichino e registrino le patologie riguardanti i bambini  che vivono nella zona.

Rispetto al protocollo d’intesa del 2011, del quale nessuno sembra ne conoscesse gli atti (fatto strano dal momento che copia era stata consegnata dall’ex sindaco La Rosa agli attivisti del Movimento No Muos Sicilia nel dicembre 2012 e da questi reso pubblico attraverso il sito web del Movimento stesso. ) Conti afferma di esserne entrato in possesso  nel  mese di luglio dell’anno scorso attraverso il colonnello della base di Sigonella Sicily e subito messo agli atti dell’ Ufficio Tecnico, quindi  trasmesso al Prefetto e a chi di dovere.  Ma quel protocollo non è accettabile afferma  Conti : “Primo, perché la salute non si baratta assolutamente – ha detto –  due, perché quello che noi chiediamo è qualcosa di diverso:  chiediamo il diritto alla verità, il diritto alla salute, il diritto a non vedere i nostri bambini ammalarsi e lo Stato deve fare di tutto per convincerci che la presenza di quell’impianto e di quelle antenne non ha alcuna influenza su tutto questo.”

Il sindaco Conti ha affermato che ARPA Sicilia ha attive 3 centraline all’interno della base ma egli  stesso ha detto chiaramente al comandante della base di Sigonella, al colonnello che si occupa della struttura bilaterale, al prefetto e anche ai deputati del gruppo parlamentare dei  5 Stelle, che quei dati non servono, che Niscemi ha bisogno di un monitoraggio sull’inquinamento elettromagnetico che sia indipendente e che le risorse per poterlo ottenere deve fornirle lo Stato. “Le misurazioni vogliamo farle noi – ha detto Conti –  e le vogliamo fare nel centro abitato non all’interno della base. Le nuove centraline dovranno essere collocate in punti sensibili della nostra città e le rilevazioni dovranno essere rese, ben visibili  e consultabili, a tutti i cittadini.”

“Qualcuno ha scritto che noi nascondiamo le carte – ha affermato ancora il sindaco Conti – ebbene non è così. Non è costume mio e non lo è di questo Comune, per questo dico ai Movimenti:  chiedete l’accesso agli atti di tutto ciò che volete. Questa non è una battaglia semplice o da condurre a cuor leggero – ha aggiunto il sindaco – questa è una battaglia che deve vedere tutti impegnati in un’unica direzione. Noi non intendiamo fare sconti a nessuno!”

A fine seduta il consigliere Luigi Gualato ha presentato una mozione che, messa ai voti, è stata approvata. Nella mozione si richiede la costituzione di un  tavolo tecnico presenziato dai  Ministeri della Difesa, dell’Ambiente e della Salute; dalla Regione Siciliana; da rappresentanti del  Comune e dei Movimenti  No Muos presenti in aula.  Il capogruppo all’ARS del gruppo 5 stelle, Cappello, ha assicurato che la richiesta sarebbe stata inoltrata al Governo nazionale perchè si attivi in tal senso nel più breve tempo possibile. Tutto questo accadeva il 28 febbraio scorso ma, ancora oggi, nessun riscontro dal Governo.

 

daniela giuffrida

Autrice - International Member – GNS PRESS ASSOCIATION Scrittrice e Blogger freelance. Collabora con alcune testate on-line nazionali e siciliane. Attivista No Muos. Di cuore siciliano, instancabile attivista e documentarista delle lotte sociali, degli accadimenti della propria terra e non solo.

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