STELLABUCATA

Di Daniela Giuffrida

per “Etna Pet Terapy Onluss”

C’era una volta una cagnetta bionda che, come tanti altri randagi, era nata fra le vie di un quartiere di periferia, vicino al mare. Era docile e buona quella cagnetta e il colore del suo manto ricordava tanto la sabbia dorata di quel mare.

Nonostante fosse giovane, aveva dovuto imparare presto a convivere con gli altri randagi che vagabondavano per i vicoli del quartiere: con loro si stendeva in terra a respirare i raggi del sole, con loro spartiva il profumo che arrivava dal mare nelle giornate di vento e, sempre con loro, spartiva il contenuto dei sacchetti che gli abitanti di quelle case un po’ dismesse lasciavano in terra, accanto ai cassonetti per la raccolta dei rifiuti.

Le sue giornate scorrevano serene ma, lo sappiamo, la vita dei randagi è molto dura e segue ritmi e regole a volte crudeli: la più spietata prevede che il più forte prevalga sul più debole nella spartizione del cibo, così come in tutto il resto. Fu così che un giorno, la cagnetta si trovò coinvolta in una terribile lite fra randagi, forse per la spartizione di un sacchetto di rifiuti, forse per altri motivi: non è dato saperlo. Era forte e coraggiosa la cagnetta bionda ma i suoi compagni di strada erano più grandi e forti di lei: quando loro si allontanarono dal luogo in cui era avvenuta la zuffa, in terra fra i rifiuti era rimasta solo lei.

La piccola era ferita, molto “ferita”, giaceva inerte: gli altri randagi le avevano inferto decine di ferite con i loro denti aguzzi e crudeli. Avevano dilaniato il suo bel musetto a destra ma, a sinistra, ne avevano portato via metà, lasciando sotto il suo occhio un buco nero e profondo come la notte.

Mentre lei stava lì senza dare segni di vita, un umano che passava da quelle parti, si accorse di lei, vide quelle brutte ferite, pensò fosse morta e chiamò i vigili. Gli umani in divisa accorsero e resisi conto che la cagnetta respirava ancora, chiamarono il “Rifugio di Concetta”, un centro di soccorso per il recupero di animali abbandonati. Accorsi immediatamente, i soccorritori che prestano servizio presso il centro l’ accompagnarono con la loro ambulanza presso l’ambulatorio veterinario dell’ASP. Qui la cagnetta venne sottoposta alle prime cure e le venne applicato un microchip come stabilito dalla legge, quindi venne inviata immediatamente presso l’ambulatorio veterinario del Dr. Bongiorno.

Le sue condizioni erano davvero preoccupanti ma il bravo medico si prese cura di lei: intervenne sulle sue ferite, riuscì a ripararle tutte, da quelle sul collo a quelle sul lato sinistro della sua testolina. Furono tre gli interventi ai quali il medico, nel tempo, sottopose Stellabucata – così i soccorritori avevano deciso di chiamarla, visti quei buchi sul suo muso – e furono tante, tantissime settimane di cura quelle che, pazientemente, il Dr. Bongiorno le somministrò: la sua lingua si era in parte necrotizzata e nutrirsi per lei era diventato difficilissimo ma, pian piano e con molta pazienza, tornò a mangiare regolarmente. Passò del tempo, Stellabucata guarì del tutto nonostante quel piccolo “buco” rimasto sul suo viso, venne consegnata ad una associazione – l’ Etna Pet Terapy – che trovò per lei una famiglia pronta ad adottarla subito e così com’era.

“Adozioni del cuore” si chiamano quelle che permettono ad animali feriti nel corpo e nell’anima di trovare finalmente un umano, una famiglia di umani che si occupi di loro. Sono umani speciali quelli che preferiscono occuparsi di animali in difficoltà piuttosto che acquistare animali di razza in negozi specializzati, magari per il gusto di fare un regalo prestigioso e “bello” da vedere. Ma un animale che ha sofferto tanto è in grado di apprezzare una sola piccola carezza come il dono più grande che gli si possa fare e si lega, al proprio umano, come la più riconoscente delle creature.

Oggi Stellabucata vive serena in una bella casa in una città del nord. Vive insieme ad un fratello della sua specie e ai suoi affettuosissimi umani, circondata da un affetto che non sapeva potesse esistere. Forse il suo viso non sarà bellissimo da vedere ma il suo cuore è gonfio di gratitudine e di amore che riesce a regalare al suo umano ogni giorno e come meglio, un’altra creatura, non potrebbe.

 

 

 

 

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daniela giuffrida

Autrice - International Member – GNS PRESS ASSOCIATION Scrittrice e Blogger freelance. Collabora con alcune testate on-line nazionali e siciliane. Attivista No Muos. Di cuore siciliano, instancabile attivista e documentarista delle lotte sociali, degli accadimenti della propria terra e non solo.

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