IL LUPO RACCONTA: “ATTENTI A CAPPUCCETTO ROSSO”!

Di Giuseppe Gentile

 

Ogni storia, fatto o favola viene rappresentato a partire da un punto di vista. Ogni versione è portatrice di verità. Una verità parziale. Una verità che rappresenta quel dato punto di vista.

In linea generale tendiamo a ridurre a due i punti di vista prevalenti: cerchiamo di semplificare per pura pigrizia intellettuale (ma non solo).

Il Professore Inglese Lief Fearn ha pensato bene di riscrivere la ben nota favola di Cappuccetto Rosso facendo raccontare al lupo come si sono svolti i fatti. La versione risulta sorprendente ma nello stesso tempo ci aiuta a capire meglio le “ragioni dell’altro” che molto spesso vengono ignorate, manipolate, mistificate, derise, calpestate o umiliate.

Buona Lettura!

La storia di Cappuccetto Rosso raccontata dal lupo

La foresta era la mia casa: ci vivevo e ne avevo cura. Cercavo di tenerla linda e pulita. Quando un giorno di sole, mentre stavo ripulendo della spazzatura che un camper aveva lasciato dietro di sé, udii dei passi. Con un salto mi nascosi dietro un albero e vidi una ragazzina piuttosto insignificante che scendeva lungo il sentiero portando un cestino. Sospettai subito di lei perché vestiva in modo buffo, tutta in rosso, con la testa celata come se non volesse farsi riconoscere.

Naturalmente mi fermai per controllare chi fosse: le chiesi chi era, dove stava andando e cose del genere. Mi raccontò che stava andando a casa di sua nonna a portarle il pranzo. Mi sembrò una persona fondamentalmente onesta, ma si trovava nella mia foresta e certamente appariva sospetta con quello strano cappellino. Così decisi di insegnarle semplicemente quanto era pericoloso attraversare la foresta senza farsi annunciare e vestita in modo così buffo. La lasciai andare per la sua strada ma corsi avanti a casa di sua nonna.

Quando vidi quella simpatica vecchietta, le spiegai il mio problema e lei acconsentì che sua nipote aveva immediatamente bisogno di una lezione. Fu d’accordo di stare fuori dalla casa fino a che non l’avessi chiamata, di fatto si nascose sotto il letto. Quando arrivò la ragazza, la invitai nella camera da letto, mentre io mi ero coricato vestito come sua nonna.

La ragazza, tutta bianca e rossa, entrò e disse qualcosa di poco simpatico sulle mie grosse orecchie. Ero già stato insultato prima di allora, così feci del mio meglio suggerendole che le mie grosse orecchie mi avrebbero permesso di udirla meglio. Ora, quello che volevo dire era che mi piaceva e volevo prestare molta attenzione a ciò che stava dicendo, ma lei fece un altro commento sui miei occhi sporgenti.

Adesso puoi immaginare quello che cominciai a provare per questa ragazza, che mostrava un aspetto così carino ma che era evidentemente una bella antipatica. E ancora, visto che per me è ormai un atteggiamento acquisito porgere l’altra guancia, le dissi che i miei grossi occhi mi servivano per vederla meglio.

L’insulto successivo mi ferì veramente. Ho infatti questo problema dei denti grossi. E quella ragazzina fece un commento insultante riferito a loro. Lo so che avrei dovuto controllarmi, ma saltai giù dal letto e ringhiai che i miei denti mi sarebbero serviti per mangiarla meglio!

Adesso, diciamoci la verità, nessun lupo mangerebbe mai una ragazzina, tutti lo sanno, ma quella pazza di una ragazza incominciò a correre per la casa urlando, con me che la inseguivo per cercare di calmarla. Mi ero tolto i vestiti della nonna, ma è stato peggio.

Improvvisamente la porta si apri di schianto ed ecco un grosso guardiacaccia con un’ascia. Lo guardai e fu chiaro che ero nei pasticci. C’era una finestra aperta dietro di me e scappai fuori.

Mi piacerebbe dire che è la fine di tutta la faccenda, ma quella nonna non raccontò mai la mia versione della storia. Dopo poco cominciò a circolare la voce che io ero un tipo cattivo e antipatico e tutti incominciarono a evitarmi. Non so più niente della ragazzina con quel buffo cappuccio rosso, ma dopo quel fatto non ho più vissuto felicemente. (Lief Fearn)

FOTO: copertina “Attenti Alle Ragazze” (Tony Blundell)

 

 

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