MESSINA − I BLITZ DEL SINDACO, LA BIBBIA E PINOCCHIO

Di Daniela Giuffrida

 

“Non uscite di casa, uscite solo per situazioni urgenti ed estreme, non uscite di casa, il vostro sindaco VI ORDINA di stare a casa, il virus si sta diffondendo sempre di più, il vostro sindaco VI ORDINA di non uscire di casa.”

Non si sa bene a chi Cateno De Luca, sindaco di Messina, rivolga i suoi ordini perentori visto che in strada si muove veloce solo la sua utilitaria munita di due altoparlanti: il suo video e la sua voce dal tono imperioso, però “girano” ovunque sul Web.

Cateno De Luca, sindaco di Messina, dopo avere mandato al diavolo in mala maniera il Ministero dell’Interno in una diretta FB, ieri ha annunciato convinto: “Qui non si sbarca!”.

Ieri sera, egli stesso avrebbe dovuto occuparsi dei controlli alle centinaia di auto che, come due sere fa, era previsto sbarcassero sul molo di Messina. L’attracco della nave proveniente da Villa San Giovanni era previsto per le 22:30 e tutto era pronto per la diretta Facebook e per quella che sarebbe dovuta andare in onda su Rete 4 a “Stasera Italia”, programma condotto dalla Palombelli.

Ore 22:30, la nave si avvicina al molo ed eccolo arrivare, il sindaco De Luca, con tanto di fascia tricolore sul petto, pronto ad impedire lo sbarco di coloro che hanno appena attraversato lo stretto.

Senza mascherina e senza guanti, impavido e convinto forse che la mascherina serva a proteggere se stesso e non chi entra in contatto “ravvicinato” con lui, circondato da un nugolo di fotografi e persone che nemmeno si sognano di mantenere le distanze di sicurezza, si appresta egli stesso ad eseguire i controlli alle ventotto auto che sbarcano dal traghetto: ventotto auto? Si, ventotto! Ma certo, a Villa San Giovanni sapevano che, oltre lo stretto, ci sarebbe stato il suo controllo e quindi le altre venti macchine han deciso di non traghettare e di aspettare pazientemente la prossima nave che partirà solo intorno alle 7 di questa mattina.

“Allora, buonasera, voi dove siete diretti” − il sindaco lancia contro il guidatore della prima auto, con l’aria soddisfatta di chi pensa di aver sorpreso un bambino a rubare la marmellata.

“Ad Augusta” risponde l’uomo alla guida dell’auto.

“Siete di rientro da un altro territorio? − incalza il sindaco − Sapete che dovete mettervi in quarantena, vi è stato detto? Ma da quale zona state venendo? Ah, dalla Puglia?”.

“Certo siamo stati ordinati” risponde il tizio alla guida dell’auto.

“Forze dell’Ordine?”.

“Si, siamo tutti militari”.

“E dove andate (non nota che in macchina ci sono altre 3 persone ma va bene così, del resto i riflettori impediscono di vedere l’interno dell’auto)? Ad Augusta? Ah ecco… Forze dell’Ordine, ho capito, bene, grazie, buona sera.”.

Detto questo il sindaco si allontana e, sempre senza mascherina, continua a parlare e parlare e parlare su quello che sarà il contenuto del suo provvedimento che andrà a firmare appena finiti i controlli.

Come è facile immaginare, tanto ambaradan per “intervistare” solo il guidatore di un auto, ci ha lasciati un po’ contrariati: ci aspettavamo blocchi, invettive e tanto altro ancora, così come il sindaco ci ha abituati in questi giorni, invece ci ha lasciato solo il dubbio sul perché il suo intervento non sia avvenuto qualche ora prima, quando un’altra nave ha attraccato al molo di Messina “scaricando” il suo carico di “untori”. E’ vero, non c’erano le dirette a quell’ora e poi quella Palombelli, santa donna, ma può fare così? Riceve una telefonata da “molto in alto” e taglia il servizio su Messina, lasciando tutti i fan del sindaco con un palmo di naso: contrariati perché, pur avendo un’ inviata sul posto, ha regalato al sindaco di Messina solo qualche frammento di ripresa. E pure di spalle.

Curiosa la presa di posizione del sindaco De Luca, noto per le sue stravaganze che lo han portato a presentarsi nel 2008, all’ Assemblea Regionale Siciliana in mutande, coperto soltanto dalla bandiera siciliana legata in vita, con la Bibbia in una mano e un pinocchio di legno nell’altra, protestava contro l’esclusione dalla Commissione  Bilancio; arrestato nel 2017, immediatamente dopo le elezioni regionali fu poi assolto e liberato dopo pochi giorni. Ancora nel 2017 aveva dato prova delle sue attitudini musicali entrando in ARS “armato” di cornamusa che aveva suonato allegramente per augurare il “buon Natale” ai Siciliani.

Questa sua tendenza “istrionica”, lo ha portato ad assumere, anche in politica, atteggiamenti inusuali ed esageratamente teatrali e le sue esternazioni, una volta irriverenti e comunque accettabili, in questi giorni di estrema costernazione per quanto il nostro paese sta attraversando, suonano di “strumentale” e di costruito a proprio uso e consumo.

Gli insulti, il turpiloquio diretto alle alte cariche dello Stato se da un lato affascinano i suoi fans, dall’altro aizzano le folle amareggiate e creano scompiglio e indubbiamente non danno certezze su quale sarà il destino del paese e della Sicilia in particolare.

Giusto per ricordarlo, il Viminale in una nota diretta ieri al presidente Musumeci (istigatore delle proteste di De Luca, come egli stesso afferma)e lanciata da “Cro/AdnKronos”,  dichiara che: “Non rispondono al vero le accuse del presidente Musumeci, mosse per di più in un momento in cui le istituzioni dovrebbero mostrarsi unite nel fronteggiare l’emergenza, secondo le quali sarebbe in atto un flusso incontrollato verso le coste siciliane.” Anzi, il Viminale precisa che: “i transiti giornalieri per la SICILIA hanno fatto registrare una costante diminuzione dai 2.760 di venerdì 13 marzo ai 551 di ieri, domenica 22 marzo. La domenica precedente, 15 marzo, il traffico era consistito in circa il doppio di auto e quasi il triplo di passeggeri, rispettivamente 469 e 1384. In particolare, ieri, sono traghettati da Villa San Giovanni a Messina 551 viaggiatori e 239 autovetture. Tutti i viaggiatori sono stati controllati prima di salire a bordo. Dei 551 viaggiatori, 136 sono risultati appartenenti alle Forze dell’ordine che giornalmente attraversano lo stretto per motivi di lavoro; i restanti 415 sono tutti risultati appartenenti alle altre categorie legittimate ad  effettuare il traghettamento”. “Ieri tutte le persone che hanno traghettato sono risultate legittimate a farlo e comunque, nel caso in cui venga individuato un soggetto non autorizzato, questi verrà fermato e denunciato ai sensi dell’articolo 650 del codice penale”.

Comunque, se qualcuno si fosse perso il blitz a “sorpresa annunciata” di ieri sera, De Luca ne ha annunciati altri due per questa mattina, uno a Messina ed uno a Tremestieri. Buona visione.

 

*foto dal web

daniela giuffrida

Autrice - International Member – GNS PRESS ASSOCIATION Scrittrice e Blogger freelance. Collabora con alcune testate on-line nazionali e siciliane. Attivista No Muos. Di cuore siciliano, instancabile attivista e documentarista delle lotte sociali, degli accadimenti della propria terra e non solo.

Un pensiero riguardo “MESSINA − I BLITZ DEL SINDACO, LA BIBBIA E PINOCCHIO

  • 24 marzo 2020 in 11:42
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    Ok. Bravi tutti. Sappiamo bene come stanno le cose. E allora che si fà?
    I vertici si nascondono dietro la burocrazia, al solito inefficace perché inattuabile e incompleta.
    Gli altri nel frattempo annaspano nel loro ruolo dando risalto ciascuno, solo al proprio tornaconto creando tutti solo più confusione e pericolo.
    Risultato scontato: una tragedia pirandelliana.
    Eppure non è poi così difficile capire che la salute è priorità e dover arrivare a cotanta incomunicabilità è già la spiegazione sostanziale

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